Un “medicine walk” in Slovenia
Un “medicine walk” in Slovenia
9 giugno 2018
Durante la mia settimana intensiva di formazione per conduzione di “Bagni di bosco”, con ANFT, nell’area di Cerkno, in Slovenia, la proposta di un giorno fu “medicine walk”, che non vi so tradurre bene in Italiano. In sostanza, camminare da soli, facendo finta di essere invisibili, nel caso si incontrasse qualcuno, e ascoltando solo il mondo extra-umano e le sue storie.
Nelle mie escursioni mi è capitato centinaia di volte di stare fuori solo dall’alba al tramonto, a volte senza incontrare nessuno, ma non le avevo mai concepite come “medicine walk”.
Il mio primo “medicine walk” ufficiale
Ero partito un po’ scettico, a dire il vero. Però, fin dal primo invito “Follow your heart” – Segui il tuo cuore, qualcosa è cambiato. L’invito è arrivato inatteso e accattivante, mettendo un po’ di luce sui miei dubbi, e ho deciso di assecondarlo. Quindi, sono partito per il mio viaggio, senza sapere bene cosa sarebbe accaduto, ma determinato, e con mente leggera. Ed ecco quindi la storia che si è generata, ispirata da quello che ho visto e dall’atmosfera che si era creata.
La missione
Il signore degli umani mi ha dato un incarico: “Questa è una missione per te, perchè so che ami andare in giro, e ti piacerà; pertanto, ho anche la sensazione che tutta la nostra comunità possa avere fiducia in te, per questa missione.
Vai lungo questo crinale, fino a raggiungere il posto che viene chiamato “La terra di nessuno”. Ma fai attenzione, non abbiamo altro scopo che la conoscenza: troppi dei nostri sono andati, e nessuno è tornato. Quindi vai, e torna per riferire. Infine, fai attenzione: al tuo ritorno devi passare attraverso questa soglia nel tempo stabilito, altrimenti non potrai ritrovarci più.
Dopo le sue parole, sono partito, con curiosità, un po’ di apprensione, ma col cuore e la mente leggeri. Ho raggiunto presto il crinale boscoso, dirigendomi verso l’alta montagna dove dicevano essere la Terra di nessuno. Il sentiero era regolare e facile, con qualche saliscendi, tra la foresta di abeti.
Il regno delle formiche
All’improvviso, mi accorsi di essere entrato nel regno delle formiche. Stavo camminando tra i maestosi castelli di aghi di abete, che lasciavano solo immaginare cosa ci fosse dentro. E fuori di essi, la foresta brulicava della vita delle formiche, e delle loro attività. Un mondo di ogni cosa: operai, falegnami, infermiere, dottori e tutti gli altri mestieri, tutti così impegnati da non curarsi di me. Nondimeno, sentivo che tutti mi stavano osservando, compresi i guardiani dei loro castelli di aghi di abete. Pertanto, sapevo di dovere camminare con prudenza e rispetto… e loro mi lasciarono passare.
La Terra di nessuno
Dopo ancora un tratto, la via cominciò a salire l’ultimo poggio, dove la foresta piano piano si apriva nei prati di altitudine, proprio di fronte alla cima luminosa che dicevano essere il confine della Terra di nessuno. E, ad un’ampia sella al margine tra la foresta e le praterie, ho raggiunto l’ultimo avamposto degli umani, i cui abitanti mi diedero il benvenuto, ed anticiparono le mie domande.
“Noi siamo qui, gli ultimi umani, lungo questo crinale. Non ricordiamo quando sia cominciata la nostra storia. Nessuno di noi sa chi sia stato qui prima di noi, e fin da quando. Sappiamo invece perchè siamo qui, al confine della Terra di nessuno. E inoltre, quello che sappiamo di questa terra, è di un posto dove nessuno deve temere niente, mai più; un posto di quiete e tranquillità.
Molte persone sono venute qui prima di te, attirate dalla Terra di nessuno, ma nessuno di quelli che ci sono andati è mai tornato indietro. Noi siamo quelli rimasti bloccati dal dubbio. Infatti, non siamo potuti andare avanti ma, nondimeno, neanche ritornare e allora siamo rimasti qui. Adesso viviamo qui, dimenticati da tutti. Il regno delle formiche ci consente di stare, e ci protegge”.
Allora io chiesi: “Ma nessuno è mai ritornato al mondo degli umani?”
“Hai mai sentito storie da questo posto?”. E fu tutto.
Il ritorno
Guardai la montagna chiara davanti a me, con un sentiero invitante che portava alla cima. Sarebbe stato un breve cammino, per la Terra di nessuno, sull’altro lato. Ma… ricordai la missione affidata dal signore degli umani e iniziai invece la via del ritorno. Le formiche mi lasciarono ancora passare.
Quando arrivai al mio punto di partenza, non c’era più nessuno, ma la mia soglia si, era ancora lì. Allora la valicai e rientrai nel mondo degli umani.
Il signore degli umani mi disse ancora: “Segui il tuo cuore”.
Alla fine, io non so la ragione perchè non abbia continuato per la Terra di nessuno, dove nessuno deve temere niente, mai più, una terra di quiete e tranquillità; allo stesso tempo, una terra da cui nessuno è mai tornato. Non so se sia stato perchè dovevo onorare il mio impegno o per la paura dell’ignoto.
Medicine walk. Filippo D’Antuono. piudimille.com. Tutti i diritti riservati.