I LUOGHI
Introduzione ai luoghi di Appennino
L’Appennino è molto lungo: alle scuole elementari ci insegnavano che l’Appennino settentrionale inizia dal passo di Cadibona, ora chiamato Bocchetta di Altare, in Liguria e finisce alla Bocca Trabaria, tra Marche e Toscana, dove comincia quello centrale. Per avere l’idea dei luoghi di Appennino dove è nato più di 1000, immaginate di spostare tutto un po’ a est e allungarvi un po’ a sud, lasciando fuori l’Appennino del ponente ligure e includendo un tratto di quello centrale..
Partite quindi poco a est di Genova e arrivate un po’ a sud di Macerata, tra i monti Antola e Pennino; oppure, a volere fare i precisi, tra le linee tra i monti Antola ed Ebro, a nord e Pennino e San Vicino, a sud. Dal monte Ebro possiamo vedere la pianura piemontese; dal Pennino, i mitici Sibillini sono lì, a due passi, e introducono ai grandi monti dell’Appennino centrale.
In questo tratto abbiamo la catena principale e importanti gruppi laterali: i monti della costa ligure, le Alpi Apuane, i monti del Pratomagno e dell’alta valle Tiberina. E’ un’area estesa, apparentemente anche molto diversa, nelle sua parti. Infatti, a prima vista, cosa hanno in comune le rocce vulcaniche dei monti liguri, i marmi delle Apuane, col macigno del crinale e i calcari del Catria? O la macchia mediterranea della Liguria, i vigneti terrazzati delle Cinque Terre, la brughiera di mirtillo dell’alto crinale e le foreste storiche di Vallombrosa?
Allora ci vuole un po’ di “spirito di più di 1000“. Che è poi unire la conoscenza formale alla sensibilità; è seguire le tracce di quello che c’è ancora, per scoprire quello che c’era. Accorgersi, tra le altre cose: che i sentieri non sono nati per gli escursionisti; che i terrazzi li trovate dappertutto dove si volessero coltivare le pendici dei monti; che la gente mangiava quello che aveva e quel poco che poteva comprare; che l’olio extravergine non c’era, ma c’era tanto lardo di maiale; che certi villaggi “di pescatori” erano più di contadini e pastori transumanti, e tanto altro.
Certamente sono luoghi di transizioni, dovute anche alla geologia e al clima. Ci sono pochi terrazzi sulle argille, niente olio sulle montagne; ci spostiamo verso sud e c’erano meno castagne e più frumento. Però, il filo conduttore è sempre lo stesso, qui e in tutto il mondo.
Quindi, da questi luoghi di Appennino può iniziare un bel viaggio.