Memorie da boschi, uomini e sentieri
Luoghi, sentieri, mitragliatrici: segni che aiutano la memoria
7 luglio 2024
Un suggerimento
Un’indicazione di uno dei “sentieri dei partigiani”; ce ne sono tanti, in memoria della guerra partigiana; in questo caso è su monte Rimondatino, sopra Montecagno.
Qualcuno, o perchè era al tempo presente, o perchè comunque sapeva, ha scritto a mano che c’erano postazioni di mitragliatrici.
Adesso, passiamo in mezzo ad un denso bosco di pini, ormai anche colonizzato dalla vegetazione spontanea. Magari a queste cose non facciamo caso, e non pensiamo a collegarle. Però la domanda può essere: cosa potevano mitragliare, che non si vede niente ?
Adesso, passiamo in mezzo ad un denso bosco di pini, ormai anche colonizzato dalla vegetazione spontanea. Magari a queste cose non facciamo caso, e non pensiamo a collegarle. Però la domanda può essere: cosa potevano mitragliare, che non si vede niente ?
Com’era prima
Ma non è sempre stato così. All’epoca della fine della guerra le nostre montagne erano per gran parte nude, utilizzate a pascolo o coltivate a terrazzi; i rimboschimenti sono stati fatti quasi tutti dopo la guerra. Un’opera immensa, capillare, su tutte le montagne che, più tardi, è stata anche discussa, per i criteri che la hanno ispirata. Un’opera che però, ha cambiato l’aspetto dei monti.
Quindi, nel 1945, quello era un punto di vista aperto sulla valle e sul paese. Anche adesso, da qualche radura un po’ più giù, la vista c’è ancora.
Finale
Memorie da boschi uomini e sentieri: un titolo un po’ caotico, che però adesso ha un senso; sintomi diversi, che piano piano si collegano e si spiegano; basta andare in giro, non avere fretta, osservare, pensare.
Un altro pensiero è che queste testimonianze possano aiutare a evitare che la guerra torni… Con l’aria che tira, non è poi così garantito…
Memorie da boschi uomini e sentieri
Filippo D’Antuono – piudimille.com
Luglio 2024 – tutti i diritti riservati