NORDIC WALKING

Introduzione

Trovate qui una introduzione sul Nordic walking; non un trattato, perchè è una disciplina consolidata di cui non potrei aggiungere molto; farò piuttosto una breve rassegna di alcuni punti caratteristici, accompagnandoli da riflessioni personali su come il Nordic walking possa integrarsi con altre attività e su qualche accorgimento che ho maturato con l’esperienza fatta finora.

Nordic walking: cosa è

Potete guardare qui i lineamenti della storia del Nordic walking. La sua definizione è più o meno questa: “è una camminata naturale con l’aiuto di bastoni a fini di spinta e avanzamento”.
In effetti, in questa definizione sintetica, c’è dentro tutto. E qui comincio a metterci le mie sensazioni, che sono quelle che mi hanno fatto apprezzare questo modo di muoversi, ben al di là, forse, delle definizioni formali. 
– La “camminata naturale”. E sì, per fare bene il Nordic walking dobbiamo (ri-)abituarci a camminare in un certo modo. Ora, spesso, camminiamo perchè dobbiamo, facendo insieme tante altre cose: portiamo borse, parliamo al telefono, magari costretti in scarpe non adatte, e via dicendo. Non abbiamo interesse ad ottimizzare la camminata per quello che serve, cioè spostarci in modo efficiente.

Uscita di nordic walking nella prima campagna

Per camminata “naturale” intendiamo proprio questo: qualcosa che abbiamo perso, quindi ci sembrerà, inizialmente, poco famigliare, forse proprio poco naturale. Sostanzialmente, consiste nel recupero del coordinamento di tutte le parte del corpo, e dei giusti movimenti, che sono coinvolti nella camminata.
– I bastoni. E qui, ecco un’altra piccola rivoluzione. Vediamo spesso il bastone come aiuto e appoggio usato da chi ha difficoltà a camminare. O come appoggio per certi tipi di camminata, ad esempio in montagna, spesso in modo sbagliato. Nel Nordic walking al bastone non ci appoggiamo, ma lo usiamo per spingerci, ma questo lo vediamo nel prossimo paragrafo. Tengo a mettere in rilevo che, nel Nordic  walking, l’uso del bastone serve anche al fine che abbiamo visto: cioè imparare a camminare in un modo diverso. Le due cose vanno assieme: se non riusciamo a camminare bene, non usiamo bene i bastoni; e se usiamo male i bastoni, la camminata non ci viene bene. E’ una catena che non si rompe, non c’è verso: o tutto o niente.
– La spinta dei bastoni. Spesso e volentieri vediamo persone che usano i bastoni per diletto (quindi non quelli che li usano per bisogno), che li portano davanti a sè, quasi per esplorare il terreno. Magari ci guardano anche strano quando, con i nostri bastoni da Nordic, li usiamo per spingerci da dietro. Ed è qui il bello: spingere vuol, dire fare forza; i bastoni li teniamo con le braccia, quindi la forza la facciamo con i muscoli della parte superiore del corpo, quelli che non usiamo per camminare. Nel Nordic walking usiamo anche quelli; per usarli bene, però, dobbiamo imparare.

Nordic walking: a cosa serve

Sui benefici del nordic walking è stato scritto tanto, forse anche troppo, anche come rimedio o prevenzione di problematiche specifiche.
Io non sono del settore sanitario e non mi addentro in queste cose. Considerate, però, che il Nordic walking è attività fisica; quindi, ha tutti i benefici e le possibili controindicazioni delle attività motorie, con qualche caratteristica che lo distingue da altre:
– vi fa bene se fate il movimento corretto e avete un allenamento progressivo, ed idoneo al livello a cui lo praticate; se no, come tutti gli sport, può generare qualche fastidio;
– è però molto meno traumatico rispetto ad altri sport praticati più comunemente, come, per esempio, la corsa; per non parlare degli sport competitivi di squadra;

Lezione di nordic walking: prima di tutto occasione di stare all’aperto in compagnia

– vi fa usare moltissimi muscoli e articolazioni, e questa è cosa molto positiva. Di alcuni però, forse ignoravate l’esistenza e dovrete abituarvi ad usarli; fondamentale, anche in questo caso, è imparare bene la tecnica, per evitare fastidi;
– come per tutte le attività fisiche, affrontatelo con un preventivo controllo medico, soprattutto se venite da situazione di sedentarietà.
Ed ora, qualcosa di meno “asettico”, che io ho sentito fortemente:
– potete uscire e allenarvi praticamente ovunque ci sia un parco, una strada di campagna: non vi serve altro che i vostri bastoni;
– se imparate bene la tecnica, il Nordic walking vi fa veramente sentire il vostro corpo, che diventa via via più amico;
– camminare in Nordic, quindi, vi allena, ma vi aiuta anche a coordinarvi e, quando lo fate bene, vi distende; anzi, c’è una sinergia: per praticarlo bene dovete sciogliervi ed abbandonare le tensioni, quindi vi aiuta a raggiungere questo stato; 
– personalmente, il Nordic walking mi ha dato una prospettiva diversa anche nell’uso dei bastoni; quella azione di spinta, in realtà, è la chiave; va quindi mantenuta fino a quando le condizioni lo consentono, assieme agli altri movimenti del NW; e, quando non lo consentissero più, è l’ultima cosa che dovete perdere, nell’adeguare la camminata.  

Nordic walking: come farlo

Prima di tutto, per imparare la tecnica, serve sicuramente frequentare un corso di base; e, per la maggior parte delle persone, anche proseguire con un po’ di attività con la supervisione di un istruttore.
Per questo motivo, qui vi dico solo pochissime cose.
– servono i bastoni; una volta entrati nel settore, sceglierete quelli che riterrete più adatti; per NW “escursionistico”, la scelta sarà obbligata verso modelli telescopici o frazionabili;
– le scarpe devono avere suola scolpita ma flessibile; sono poco adatte quella alte sulla caviglia;
– il passo è molto ampio, ma naturale, senza forzature;
– il piede deve “rullare”: cioè appoggia sul tallone ed esegue un  movimento “a tampone”, fino ad esaurire la spinta sulla punta;
– l’anca, possibilmente, aiuta l’ampiezza del passo, accompagnandolo con una leggera torsione;
– le braccia si muovono facendo perno sull’articolazione della spalla: non ci sono quindi sforzi sulle articolazioni più deboli del polso e del gomito; questo è fondamentale per evitare dolori;
– per il resto, il vostro atteggiamento dovrà essere rilassato, senza tensioni artificiose, come se steste camminando verso qualcosa che vi attira e vi accoglie; questa è la condizione per avere un movimento fluido e, in fondo, è anche il motivo per cui trovate scritto che il NW “migliora la postura”.

Nordic walking corso base operatori

Lezione con tecnica alternata

Lezione con tecnica parallela

Nordic walking: dove farlo

Il Nordic Walking è una camminata; quindi, in teoria, potete farlo dove camminate; in pratica non è proprio così: i puristi qui avranno molto da dire.
Il movimento completo e armonico del Nordic walking richiede certe condizioni; soprattutto, terreno abbastanza regolare e senza troppi ostacoli, pendenza modesta e, per quanto riguarda l’organizzazione, si sposa abbastanza male con zaini ingombranti sulle spalle.
Quindi, visto che questo è un sito di escursionismo, come la mettiamo?
In realtà, al solito, i compromessi sono possibili. Faccio prima un altro esempio. Il Nordic walking, da noi, è nato come attività motoria relativamente “lenta”, con la precedenza ad una falcata ampia ed una spinta completa con i bastoni. Poi, tutto dipende anche dalle vedute di chi, nelle varie società, occupa posizioni più di “indirizzo”. Quindi, recentemente, ha cominciato a svilupparsi il Nordic walking “agonistico” in cui la pulizia del movimento deve in parte lasciare spazio all’esigenza di aumentare la velocità.
Allo stesso modo, se andate in salita e su terreni impervi, qualcosa cambia, anche fino a fare sparire quasi completamente il gesto tecnico “puro”. Dato che, comunque, questo è garanzia di armonia ed equilibrio, starà a noi conservarlo quanto possibile. E qui, ancora, presento qualche dato di fatto, unito a spunti personali.
– la rullata del piede si accorcia; su pendenze accentuate diventa anche un fatto geometrico: non riuscite ad appoggiare il tallone prima di qualche altra parte del piede; se anche ci riusciste, man mano aumenta la pendenza dovreste avere forza sovrumana per compiere una rullata completa; con un po’ di allenamento, potete comunque guadagnare qualcosa;
– il passo tende ad accorciarsi, un po’ per le stesse ragioni che abbiamo visto sopra;

Le comode strade di campagna: ambiente classico per il nordic walking

Su un sentiero di montagna, non troppo accidentato

– l’estensione di bastoni verso dietro, tende ad essere minore; per quanto vi ho detto, cioè che nel Nordic walking tutti i movimenti sono concatenati tra loro, questo può risultare abbastanza automatico, dato che si accorciano sia la rullata che il passo. Tuttavia, non dimentichiamo che i bastoni sono usati in spinta: cerate di non abbandonare l’esecuzione  di una bella spinta posteriore; anzi, a volte la salita è proprio ciò che ve la fa sentire meglio. Con un po’ di pratica, potrete adeguare il passo alla spinta; ma questo potrà essere argomento di un articolo specifico;
– tipo di terreno. Quando il fondo è irregolare, ci sono sassi e ostacoli, tutto si complica e diventa abbastanza difficile fare anche un abbozzo di movimento di NW corretto. In condizioni non troppo ostiche, generalmente passiamo da andatura alternata a quella parallela, che ci consente di controllare meglio i bastoncini. Ma, anche in questo caso, per ora mi fermo qui.

Con buona tecnica, è possibile praticare anche in ambiente impervio

Pendii ripidi possono ancora essere affrontati, con la tecnica parallela

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